Il mulin de Cinto

Ricordi de quando s’andava a masinar

A cura di Gian Piero Del Gallo

La zona del Mulino era il vero centro del paese. Prima si trovava la bottega di generi alimentari di Marinato, poi dietro l’angolo l’osteria dei fratelli Battiston, subito dopo la rivendita del latte e dello “scolo pa’i porsei” della Rosina Grando, il panificio Geromin “Muti del pan”, a fianco la latteria turnaria con la scuola di musica al piano superiore ed infine l’imponente struttura del Mulino con la lavanderia dell’epoca, “il lavador” luogo “de ciacoe” per antonomasia…

Indice

Il mulino non macina più ma la “rosta” va, Due musicisti al mulino: Mario Giacomel ed Angelo Marzinotto (classe 1928 e 1927), La vita in mulino e i rapporti con le ragazze, Il lavador del mulin, Il fantasma del mulin e i fuochi, La scuola di musica, La mezzadria di Umberto De Bortoli, Ricordi di Paola Chiusi di Roma, Ricordi di Romolo Zadro (figlio di Giacomo mugnaio), Mario Zadro figlio di “Nin Farinacci”, Anna Maria Zadro (sorella di Mario), Jean Pierre Zanutto (figlio di Gisella Zadro), Anna Crosara Romanin, Franco Marinato “el forner”, La mussa de “i canella”

Il libro è stato edito nel 1914 dall’Atelier Carte Peste-Associazione Toulouse Lautrec

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